Il nuoto divenne un fatto agonistico soprattutto a Roma, durante l'età imperiale. Decaduto nel Medioevo, ricominciò a svilupparsi come disciplina sportiva nel XVIII sec., specialmente in Francia e in Germania. Fu merito del tedesco Guts Muths l'aver organizzato (1833) le prime gare di nuoto e tuffi, che fornirono l'occasione per una successiva regolamentazione tecnica e stilistica del nuoto.
Le gare di nuoto si svolgono in vasche lunghe 50 m. Gli stili agonistici sono quattro: libero (o crawl), dorso, rana, farfalla.
In campo internazionale il nuoto agonistico è regolato dalla Fédération Internationale de Natation Amateur (F.I.N.A.) alla quale aderisce la Federazione Italiana Nuoto (F.I.N.). Le gare più diffuse sono quelle ammesse ai Giochi Olimpici cioè, tanto per il settore maschile quanto per quello femminile: 50, 100, 200, 400, 800 e 1500 m stile libero, 100 e 200 dorso, 100 e 200 rana, 100 e 200 farfalla, 200 e 400 misti (dorso, rana, farfalla e una frazione con qualsiasi stile tranne i tre precedenti; di regola lo stile adottato è il crawl), 4x100 stile libero, 4x200 stile libero e 4x100 mista.
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