Tratto da "Il Gazzettino" di oggi:
Per le sue non comuni qualità e soprattutto per la capacità di esprimere ai massimi livelli e di 'contagiare' gli altri nelle gare a squadra Simone Cercato è stato definito "l'uomo staffetta" per eccellenza del nuoto italiano.
Simone, come aveva fatto ai Campionati Europei di Helsinki del 2000 (oro con la staffetta 4X200 sl) e a quelli di Berlino del 2002 (bronzo con la 4X100 sl) questa volta si è ripetuto ad Atene, conquistando il bronzo nel quartetto sulla distanza maggiore e ha regalato all'Italia la 2. medaglia dopo quella d'argento vinta da Federica Pellegrini.
La sua straordinaria impresa è stata festeggiata ieri sera nel giardino della sua casa a Dolo. Alla cerimonia c'erano proprio tutti[...] "Se qualcuno mi avesse detto che da Atene sarei tornato con una medaglia - ha raccontato l'azzurro dopo essere andato ad abbracciare i nonni Italo e Lina ed Ernestina e Luigi - io non ci avrei mai creduto. Per me dopo i tanti problemi fisici patiti negli ultimi anni era già un'impresa essere entrato nel gruppo olimpico".
La sua medaglia, infatti, non era stata preventivata (anche se in cuor suo Simone lo sperava per chiudere in bellezza una luminosa carriera) e lo stesso allenatore Tonino Spagnolo (probabilmente per scaramanzia) era rimasto spiazzato da quella conquista. Simone quando arrivò all'aeroporto Marco Polo le prime parole che pronunciò abbracciando il tecnico furono: "hai visto ti ho fregato" e l'allenatore gli rispose "Hai ragione. Ad averne tante di queste fregature!".
Ma chi conosce bene Cercato - ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney, a 2 Mondiali (Perth nel 1998 e a Fukuoka nel 2001), a 4 Europei (Istambul 1999, Helsinki 2000, Berlino 2002 e Madrid 2004), a 2 Universiadi (Shangai 2001 e Corea 2003) e ai Giochi del Mediterraneo (Tunisi 2001) - sa che l'atleta ha sempre chiare le idee e non si tira indietro nella battaglia soprattutto quando c'è da tirare fuori tutto l'orgoglio. "Sono felice - ha proseguito l'atleta sotto gli sguardi attenti ed ammirati dei genitori e della sorella - perché la medaglia è arrivata in una specialità che non è mia e mi ha dato la possibilità di conoscere tante persone e soprattutto belle ragazze. Domenica 12 sono stato invitato insieme ai compagni di squadra alla trasmissione televisiva 'Quelli che il calcio' condotta da Simona Ventura. L'invito mi ha fatto un enorme piacere perché finalmente qualcosa si sta muovendo anche per i cosiddetti sport minori". "Ora che sono tornato a casa - ha aggiunto - mi sembra tutto più bello. Penso sempre a quei momenti di difficoltà e ai bocconi amari che ho dovuto ingoiare tante volte. Bocconi che soltanto chi conosce bene il nostro sport può veramente capire. Ma a pensarci i momenti difficili fanno maturare e danno la forza per andare avanti. A me hanno dato una carica straordinaria che mi ha permesso di dare il meglio nella staffetta". [...]
Cercato che prima della partenza per Atene aveva espresso il desiderio di voler appendere il costume al chiodo adesso ha cambiato completamente idea. "La medaglia di bronzo mi ha dato stimoli grandissimi ed io continuerò a nuotare - ha detto - andrò avanti anno per anno; vivrò alla giornata. Se nel 2008, quando avrò 33 anni, sarò nelle condizioni punterò alle Olimpiadi di Pechino". "Tra pochi giorni comincerò una nuova esperienza - ha concluso - con mio zio e mio cugino apriremo uno studio d'architettura per interni e cercherò di completare i pochissimi esami che mancano alla laurea in architettura". "Ho due figli meravigliosi - ha osservato commosso il papà Siro mentre brindava con la famiglia - che si dannano l'anima per onorarci in tutti i modi. Io e mia moglie siamo orgogliosi di loro. Siamo genitori veramente fortunati".
Francesco Coppola
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