Riportiamo l'articolo pubblicato sul Gazzettino di oggi
Dalla prossima stagione i tre atleti mestrini del gruppo Dds-Serenissima - i sedicenni Federica Pellegrini (stileliberista), Chiara Pettenò (dorsista) ed Edoardo Guerra (ranista) - si trasferiranno a Settimo Milanese, sede del club campione d'Italia. Lo si è appreso domenica in occasione della sesta edizione del Trofeo del Doge-Memorial Fausto Poli svoltosi nella Piscina del Centro. I tre atleti, contrariamente a quanto hanno fatto negli ultimi tempi con la spola tra Mestre e Milano, lasceranno il Veneto per andare ad abitare, studiare e allenarsi a Settimo Milanese alla corte di Remo Sacchi, direttore generale delle «Rane rosse». A determinare la decisione sarebbe l'offerta ricevuta dal loro allenatore, Max Di Mito, di trasferirsi a Milano ad allenare la fortissima squadra tricolore. «Max per Federica - ha osservato Roberto Pellegrini, papà della campionessa italiana - è come un secondo padre e lei segue tutte le indicazioni ricevute dall'allenatore. La ragazza pur di allenarsi con lui sarebbe disposta ad andare anche in capo al mondo». «A Milano - ha proseguito - i tre atleti vivranno insieme in un appartamento vicino a quello di Di Mito e di conseguenza il tecnico potrà stare vicino ai ragazzi che condurranno una vita normale e tranquilla come hanno fatto fino ad ora a Mestre, con la differenza che non si sottoporranno più ai lunghi spostamenti. E poi è giusto che tutti i più forti atleti si allenino insieme». A tentare di strappare Federica dalla Dds sono state molte società che come api si sono avvicinate al miele; prima fra tutte il Team Veneto e una compagine romana. «Ma l'offerta seria, senza nulla togliere agli altri club dei quali abbiamo la massima stima - ha proseguito Roberto Pellegrini - è arrivata proprio dalla Dds che, in previsione del prossimo quadriennio olimpico, sta già impostando i vari programmi per il futuro. I dirigenti del club di Settimo Milanese si sono comportati con correttezza e sensibilità. Ci hanno portati a Milano per mostrarci l'appartamento, la scuola e le piscine dove andranno i ragazzi e a noi è sembrato tutto a posto; non abbiamo avuto nulla da obiettare». Anche Federica si è detta d'accordo con il trasferimento. «Per me non ci sono problemi - ha detto - ed eseguo quello che mi dicono di fare; Mestre o Milano per me è la stessa cosa l'importante che io possa prepararmi bene perché il nuoto è una componente fondamentale della mia vita». «Di sicuro noi andremo spesso a trovarla a Milano - ha rilevato con un pizzico di commozione la signora Cinzia, madre dell'atleta - ha solo 16 anni e se analizziamo bene quest'anno, per gli impegni sportivi, Federica è stata con noi soltanto quattro mesi. In questi giorni è a Roma con la nazionale per gli allenamenti predisposti prima delle Olimpiadi. La riavremo a casa probabilmente a metà luglio, prima della partenza per Atene». A creare un po' di bagarre all'interno del movimento natatorio veneto c'è stato il caparbio interessamento del Team Veneto diretto da Gianni Gross a Federica Pellegrini che non intende mollare la presa anche per restituire alla Dds il «torto» subito lo scorso anno con il passaggio della delfinista-dorsista Elena Gemo al club lombardo. Atleta, quest'ultima, che aveva curato sin da tenera età e sulla quale nutriva per il futuro grandi speranze. «Le capacità e le qualità di Federica di certo non si discutono - ha rilevato Gross - ma non è giusto e non condivido il comportamento della Dds che cerca di accaparrarsi i migliori atleti dalle altre regioni lasciando le società di appartenenza con un pugno di mosche in mano. Noi al Team Veneto abbiamo subito un grosso torto e cercheremo di restituirglielo».
Francesco Coppola
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