"Il nuovo presidente del Team Veneto ha preso le redini della squadra «Dopo Carpanese e Dotto si è chiuso un ciclo ma siamo pronti per il prossimo» "
«È stata una scelta quasi obbligata, ma è venuta dal cuore: il Team Veneto è una squadra che ho visto nascere e crescere, è una parte di me. Dopo l’esperienza sul campo con Gianni Gross, non solo era un invito da cui non potevo sottrarmi, ma anche un onore». Davide Pontarin commenta così la sua nomina a presidente del Team Veneto, la squadra di nuoto di cui ha assunto la guida all’inizio della stagione agonistica. «Continua il lavoro di prima, abbiamo semplificato il vertice sulla base delle nuove indicazioni della federazione», dice spiegando che trova una squadra «perfetta, cresciuta negli anni. È una formazione compatta e rinnovata con nuove collaborazioni: oltre alle “storiche” Cittadella, Rosà, Tezze, Padova, Stra, Vigonza, si sono aggiunti anche gli impianti Il Gabbiano di Campodarsego e Stilelibero di Preganziol».
Passato
Il Team Veneto ha avuto un grande exploit una decina d’anni fa, poi è rimasto ai vertici delle classifiche (soprattutto giovanili) ma con un minore numero di atleti rappresentativi: «Quando hai una squadra di altissimo livello, è quasi naturale concentrarsi sull’elite; i giovani però, sono spesso spiazzati da queste figure» prosegue «mi riferisco al periodo di Alice Carpanese, Renata Spagnolo, Marialaura Simonetto, Luca Dotto, Andrea Toniato: atleti fortissimi. È un ciclo. Non c’è stato un vero e proprio vuoto, dopo di loro: si è chiuso un ciclo e siamo pronti per il prossimo».
Futuro
Ecco quindi qualche nome: «Matteo Furlan, il più rappresentativo nel fondo, e Ilaria Cusinato. Per il futuro ci sono alcuni giovani che stiamo osservando crescere. È ancora presto, ma nelle prossime due-tre stagioni potrebbero già iniziare a dire la loro. Stefano Nicetto specializzato sui 200 stile libero; Manuel Frigo, ora si è trasferito a Roma da Claudio Rossetto, dove tenterà la carriera di velocista 50, 100 stile e staffetta veloce; Eleonora Brotto, ora sotto la guida di Moreno Daga e col gruppo dei fondisti, per puntare agli 800, 1.500 metri e 10 chilometri; poi ancora Pierpaolo Veller e Francesco Peron». Mentre in ambito nazionale per il dopo-Pellegrini, ipotizza: «Sono di parte ma dico Ilaria Cusinato: la conosco bene e so qual è il suo valore. Per Simona Quadarella vedo un futuro radioso e grandi soddisfazioni per i tifosi; Alessandro Miressi, un nuotatore dalle qualità non indifferenti; Thomas Ceccon, un talento tutto da costruire, ma che in Italia nessuno ha mai visto prima». Quanto ad Aglaia Pezzato, dice: «Ha avuto un anno di passaggio, un cambio allenatore non è cosa indifferente ma mi sembra molto in forma, credo che riuscirà a confermarsi nella 4x100 stile libero». Quindi conclude: «Sono contento della squadra: il gruppo è bello, affiatato, motivato. Faremo parlare di noi, specialmente in ambito giovanile». —
Articolo di Cristina Chinello tratto da "il mattino di Padova" online
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