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10/05/2015 ]
Il Comitato Regionale Veneto della Federazione Italiana Nuoto ritiene opportuno fare qualche chiarimento in merito a quanto emerso nell'articolo del Giornale di Vicenza datato 26 marzo 2015 a firma D.N. e intitolato "Rasati in piscina, era una punizione".
Da quanto emerge nell'articolo, la tesi difensiva sostiene che "... quella della rasatura non fosse altro che un rito sportivo ... " " ... una forma goliardica in voga fra i nuotatori ... "
Raggiunti da inquietanti preoccupazioni provenienti dai frequentatori di questo meraviglioso sport, ci sentiamo in dovere di chiarire che NON è assolutamente un rito comune nel nuoto, rasare i capelli a dei ragazzini delle categorie esordienti tantomeno per punizione e su ordine del tecnicoaccompagnatore, fermo che comunque anche sulle cosiddette “matricole” vanno fatte alcune precisazioni.
Le "matricole" infatti sono forme goliardiche che tra atleti si concorda di fare nel momento in cui un agonista accede per la prima volta ai Campionati Italiani di Nuoto (atleti da 14 anni in su), fermo restando il fatto che chiunque non desideri farlo è totalmente libero di declinare.
Le società sportive e i tecnici federali della nostra regione, si adoperano da sempre per una crescita educativa dei nostri atleti e si fanno garanti, tutelando e rispettando la dignità e le volontà di qualunque nuotatore.
Anche quest'anno si sono svolti a Riccione i Campionati Nazionali Giovanili di nuoto, dove il Veneto ha dimostrato tutta la forza di un movimento in costante ascesa; girando per la splendida vasca dello stadio del Nuoto di Riccione si potevano incrociare atleti divertiti con tagli di capelli improbabili e atleti alla loro prima partecipazione a tale manifestazione, con le loro capigliature perfettamente integre e fluenti. Questo è il nuoto giovanile di alto livello, divertimento, competizione e massima libertà di scegliere e decidere come comportarsi, vestirsi o pettinarsi.
Non accettiamo che passi un messaggio totalmente errato: nel nostro sport un bambino di 10 anni che viene rasato per punizione, non c'entra nulla con il nuoto, né con l'educazione, né con i valori che ogni giorni i nostri allenatori e le nostre società con tanta passione portano in dote agli atleti veneti.
Con la speranza che questo messaggio possa essere diffuso il più possibile a tutela dell’immagine dell’intero movimento natatorio, cogliamo l'occasione per porgere Distinti Saluti.
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Ufficio Stampa F.I.N. C.R.Veneto
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